lunedì 6 dicembre 2010

Il rapporto tra allievi e maestri in crisi senza buoni progetti,i ragazzi cercano idee e libertà ma la relazione cambia.

Cos’è un maestro? Un persona che ti insegna qualcosa, come leggere, scrivere o fare uno sport? No è qualcosa di più, è uno che ti guida nel mondo, che ti fa crescere, che ti aiuta a diventare ciò che puoi diventare. Ma senza opprimerti, facendo fiorire le tue potenzialità. E lo fa con un rapporto personale, dove entrambi entrate con la vostra umanità.

Concepito in questo modo il rapporto maestro-allievo oggi si è molto indebolito tanto fra genitori e figli come all’interno della scuola. La relazione fra la generazione giovane e ilmondo adulto viene sempre più affidata alle immagini, come i cartoni animati, i film tv, le playstation e, in seguito, ad attività fisiche come palestra, nuoto, sci, tennis, equitazione, basket, pallavolo, danza, canto, musica. È un continuo correre da una parte all’altra, una indigestione di stimoli. I ragazzi reagiscono creando una propria comunità in cui comunicano usando brevi frasi, brani musicali, immagini, ma cercano anche un modello, una guida. Un tempo imaestri erano i sacerdoti, i politici, i poeti, i filosofi, gli scrittori. Oggi sono soprattutto i cantanti. Con la sintesi di musica-immagini-parole, indicano loro i sentieri emotivi, gli stimoli vitali.

Noi spesso dimentichiamo che tutti gli esseri umani hanno bisogno di dare un senso alla loro vita. È questo che cercano i giovani in tutti coloro che incontrano, un amico, un amore, un cantante. Ma vogliono trovarlo nella libertà, non nell’imposizione. Vogliono scoprirlo come hanno sempre fatto, come faranno sempre, con spirito critico, rivolti al nuovo, al futuro, al creare. E vanno alla ricerca di chi capisce questa loro esigenza, e sa dare una risposta.

Nel corso della mia vita ho visto che quando ho chiamato attorno a me dei giovani con un gruppo di insegnanti bravi, motivati, con un progetto interessante, ambizioso, tutti si sono messi a lavorare con entusiasmo. Ma bisogna che essi sentano che voi ci credete, che vi impegnate e che volete lavorare insieme, che volete inventare insieme e realizzare un’opera comune, un’opera collettiva. E che siete esigenti con voi stessi prima che con loro, perché tutto deve essere perfetto. Devono sentire che voi sapete dove andare, ma che loro sono liberi di scegliere ogni volta di seguirvi, e voi li ascoltate, prendete sul serio quello che dicono. Solo allora diventate un maestro: quando tracciate tutti insieme la strada da percorrere.

vivi la vita

La vita è un opportunità,coglila
La vita è la bellezza,ammirala
La vita è beatitudine,assaporala
La vita è un sogno,fanne realtà
La vita è una sfida,affrontala
La vita è un gioco,giocalo
La vita è preziosa,abbine cura
La vita è una ricchezza,conservala
La vita è amore,godine
La vita è un mistero,scoprilo
La vita è promessa,ademplia
La vita è tristezza,superala
La vita è un inno,cantalo
La vita è una lotta,accettala
La vita è un avventura,rischiala
La vita è felicità,meritala
La vita è la vita,difendila

Madre Teresa

sabato 4 dicembre 2010

da padre a mito...

Stupida e ingenua a scrivere papà flauto,come mai può essermi saltata x la testa una cosa del genere...una delle tante classiche figure di niente,ma va bene kosì...anke loro hanno una giusta esistenza in questo mondo; fa piacere che tu vuoi tanto bene ma la prima cosa che devi amare è il flauto,devi dimostrare il tuo amore per la musica,poi ne conoscerai tanti se continuerai,io cerco di risolvere i tuoi problemi a liveòllo musicale:niente di pù.
Perfetto,tutto chiaro...io sono molto pratica se mi viene detta una cosa la faccio subito,da oggi nn si da + il tu,massima sincerità perchè è un elento fondamentale nella vita,niente carezza,niente bacio sulla guancia e basta tenerezza,carattare,carattare,carattere. Ero tentata dal chiedere se era tanto per in geberale o se era rifewrito a qualcosa di specifico,da subito mi è saltata in mente mia madre che domenica scirsa mi ha chiesto :"Ma tu al prof di flauto lo chiamu professorE?" poco prima o il giorno precedente le avevo detto di mettere nella tasca davanti dello zaino i fazzoletti di carta (vfiste le scarse condizioni igieniche del liceo) comunque tralasciando questo discorso in quella tasca c'era un foglio di carta dove avevo scritto del rapporto con questo e con gli altri professori di musica,la teoria è stata poi confermata quando in mezzo alla strada ho visto il prof di ckarinetto della santagata,gliel'ho detto ke nn mi aveva riconbposciuta e convinta mi ha detto:"Certo che ti sono rimasti molto impressi i profesasori di musica" io a questa cosa rispondo PRIVACY!!!!!!!!!!!!! non si leggono le cose private e intime della propria figlia...da qui kmq deduco ke probabilmente avrà parlato di qst cosa con lui kè è troppo invidiosa e nn può accettare una carezza ma va bn così,comunque potrebbre nn essere lei,se lo è stata un giorno la pagherà cara.Ora nn mi interessa molto se c'è qualcuno di mezzo a questa faccenda xcomunque io faccio...ma a me di lui piace come insegna,come sa fdarti capire una cosa,il suo modio d'essere...lui è un MITO
realizzare un sogno è un po' così:non troppo facile,non troppo difficile...le stelle esistono;sono la luce nel buio,la speranza che ci resta in tutto quel non vederci nulla. Secondo me non esaudiscono un desiderio bensì ti aiutano ad arrivarci se pensi che dietro di esse ci sono due mani,due mani pronte ad aiutarti. Un proverbio è che chi dorme non piglia pesci: io lo concordo,in ogni cosa piccola o grande che si voglia fare ci vuole almeno un minimo di te stessa; pensare che quella stella che fissi possa esaudire ciò che vuoi è inutile come inutile è perdere ogni spersanza, almeno questo è il mio parere. Se ad esempio ti piace un ragazzo e non vuoi dichiararti non chiedere che si dichiari lui,prova va chiedere piu' forza per poter dire quello che provi; se devi superare un esame difficile non chiedere di sapere tutto, chiedi un po' di voglia per poterti mettere a studiare. Ricorda che se non ci metterai il tuo, il resto del tuo non potrà venire in soccorso: se non ti siederai anche solo per cinque minuti su una scrivania con quel libbro non pretendere che esso ti entrerà in testa, sappi che quella stella una volta seduto ti aiuterà a restarci fino a tempo dovuto....sappi che basta poco ma quel poco ci deve essere. Se c'è qualcosa che non ti riesce inizia a provare a farla, piano piano non ti fermerai all'apparenza e la scoprirai a fondo finchè non ci riuscirai, inizia pensando a fare il possibile come dedicarci del tempo al posto di penzolarci sù. La demolizione è parte di ogni guerriero ma la lotta è il vero lavoro, la lotta nella vita porta sempre alla vittoria
‎" perchè non ha senso vivere se non sai puntare in alto..."

sabato 27 novembre 2010

" Quando il mondo intero ti si accanisce contro, non chinare la testa ma alzala e affrontalo perchè sei tu il mondo..."

x il papà flauto

Avevo appena rotto il mio quinto flauto e mi sentivo in profondo devere di dirlo al mio adorato professore di flauto,per poter parlarne scrissi come il copione di una recita quello ke avrei detto imnmagginando le possibbili risposte

Pofessore devo dirti una cosa...non so quanto possa essere utile,probabilmente è un dato superfluo
comunque mi sento in dovere di dirti che nel giro di pochi mesi ho rotto 5 flauti; ora io non te l'ho mai detto perchè ormai non avrebbe senzo nasconderlo anche perchè hai fatto tanto per me...

è andata ke tremavo una foglia prima di entrare ma mel'ero detto da una settimana e kome andava andava dovevo farlo,entro kon lui,non riesco a rispondere ad altre cose kè tremo e timida poi glielo diko altrimenti nn riuscivo a suonare...e ci resto un po' delusa sinceramente ma soddusfatta kè da + pikkola ci tenevo spesso di dire delle cose ma era raro riuscirci