sabato 12 giugno 2010

testo scritto il 04/04/2010

Nella vergogna e nel disprezzo di aver per un attimo seguito le orme di qualcuno troppo vicino e di aver fatto girare in quella mente all'apparenza fredda,tosta,in un atteggiamento sempre un po' nervoso che scava la fragilità nei sogni l'idea di non aver potuto (forse anche per colpa mia) fare tutto da sola come sempre...è lì che si scioglie il ghiaccio.
Quel rimpianto di essere troppo ritardata ma quella voglia e quell'obbligo personale di arrivarci a tutti i costi rotto da una paura forse vera,forse falsa...in poche parole strana scaturita da qualcuno che ti vuole bene,che non ha capito niente di te e che in parte non vuole farti seguire la via prescelta da te stessa.
L'idea che sovrasta in assoluto,quella di non poter seguire una via liscia come la seta ma di essere obbligata a salire qualcosa di tortuoso,che in alcuni pensieri sembra costruito ma da cui davvero nella realtà non puoi aspettarti niente.
Con qualcuno che in continuazione dice che puoi farcela,quel qualcuno che ti ha sempre dato la forza e il seguire con qualcosa che non ti aspetti,un po' impaurita ma (almeno all'inizio) al 100% vonvinta di ciò che stai andando ad affrontare "Una piacevole chiacchierata di benvenuto".
Eppure si sa,arrivo lì convinta ma sconvinta dagli altri,con un po' di ironia e quel poco di battuta matura che ti dice ad alta voce e sussurrando nella testa "Ti ha uccisa"...quella deficiente che mi aveva seriamente uccisa e svalutata nonostante il lavoro iniziato solo per gioco o per sfizio e diventato una stanza che vuole trasformarsi in un hotel,si un po' esagerata,dolcezza non cene voleva ma nemmeno tutto questo.
Devo ammettere che aveva convinto tutti che non potessi farci niente e quel qualcuno credeva che la "Piacevole chiacchierata di benvenuto" fosse la fine di tutto il rimpianto e di tutta la crisi accomnpagnata dall'obbligo di non fermarsi,bè si,per loro era la fine ma nella mia testolina sapevo bene che non sarebbe finito un bel niente.
Vabbene facciamo scorrere quel poco di tempo in piu' che avrebbe fatto decidere qualcosa di già deciso fin dal primo secondo dopo lo svalutamento anche un po' sofferto ma ora ormai si sa benissimo che di tempo ce n'è fino a un certo punto...no,non voglio intedere i pensieri notturni della morte che prima e presto sarebbe giunta,non siamo così drammatici ma che spesso melo dico tra me e me,hai sempre paura di morire e per questo ci soffri,un giorno quando arriverà quel momento potrai dire di non aver fatto niente e di esser stata solo a preoccupare inutilmente.
Comunque tralasciando questo discorso che va a finire in paure,momenti ed atteggisamenti completamente diversi da questo dicevo che dopo quel (questa volta seriamente)poco tempo passato inizio ad insistere per continuare tanto nessuno se avrei voluto aveva l'autorizzazione firmata di non potermi far tornare lì,dove credevano non sarei piu' tornata per l'abbattimento.L'avviso con chiamata di voler iniziare dopo la chiacchierata a far vedere chi è Francesca Di Bernardo era una vera e propria cavolata,sinceramente a questo punto sembrava essere tutto cambiato,come se quelle parole fossero state completamente battute dal "Coraggio" di voler ritornare poi chi poteva immagginarlo...l'apparenza inganna ma questa volta no.
La conferma attesa ed inevitabile arriva ed ecco che mi avrebbero un po' messo alla prova.
Di ripensamenti ne ho avuti,mi metteva ansia tutto questo...a un certo punto volevo proprio mollare tutto,non volevo che quella giornata che stava andando una meraviglia andasse a finire con quella definita dalla mia testa "Figura di merda",mela sentivo sicura quella.
Ultimi ripensamenti e basta,non poteva finire sul divano di casa a fare cavolate,codini e faccia tosta per essere un po' me stessa...io non mi sento una principessa,mi sento un gattino randagio,comunque apparte l'aspetto che doveva rispecchiare quella Francesca che sarei stata senza pensarci piu' penso alla mia cantante preferita Silvia Olari e pensando pensando sono lì.Professore che (non voglio essere molto descrittiva)sicuramente aveva la proprietà di far sentire ognuno a suo agio,troppo per i miei gusti...di fronte a ciò che mi faceva fare mi sentivo una formica ora addirittura sono un po' perplessa sul fatto che non mi sembra voler raggiungere un certo livello,sembra voler farmi essere un po' limitata,ma io non sono così...ho bisogno di spaccare tutto.
Tutto sommato va bene,il mio coraggio di ritornare veramente aveva abbatuto tutta la malizia che c'era all'inizio nei miei confronti...un po' ne vado fiera,quasi mene vanto ma so di sbagliare.
Se ora è andata bene devo superare ogni aspettativa così vedremo...

04/04/2010

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