lunedì 31 maggio 2010

la mia foto al contest sui sogni


Ho deciso di partecipare a un contest grafico sui sogni organizzato dal Jennifer Milan official forum...posto qui la foto

domenica 30 maggio 2010

Il mio ultimo articolo di giornalino

L'esperienza del giornalino
Non permetterò a nessun Signor Tempo di rubarmi il pensiero. Conservare un valore alle varie esperienze di sfogo, di gente nevrotica perché forse di valori non ne ha più, può essere difficile. La verità è che quei computer, quel foglio, quell'intervista, quell'aula,quelle persone; mi mancheranno tantissimo. Stretti in un pugno i nuovi termini imparati, il modo di scrivere, gli articoli, la soddisfazione di avere tra le mani quel giornale che conteneva anche il mio nome insieme ai sorrisi, le delusioni, la disponibilità di tutti e il grazie che forse solo ora riesco a dire. Grazie per la comprensione, per le amicizie malgrado il mio atteggiamento di chiusura, per gli apprezzamenti spesso non meritati, per l'opportunità meravigliosa avuta, per il tempo passato ad insegnare le piccole-grandi cose. Le aquile sono destinate a vagare alte nel cielo, spiccate il volo come avete sempre fatto e grazie per avermi insegnato a volare.

venerdì 28 maggio 2010

Non è ciò che tu sei che ti frena, ma ciò che tu pensi di non essere

giovedì 27 maggio 2010

attimi di vita...

Sogno attimi di vita vissuta, istanti in cui il tempo scorre ma è fermo, il mondo è sempre uguale ma non esiste.
Istanti in cui sento quasi mancare il respiro, sensazioni, emozioni, nulla che posso vedere o toccare, ma solo sentire, attimi vissuti intensamente solo perché li voglio vivere, sopra ogni cosa.
Ed è in questi momenti che mi accorgo che al mondo qualcosa c'è.
La felicità, piccole frazioni che mi regalano grandi emozioni...
Ci sono sogni, desideri che rimarranno per sempre tali, ma non per questo smetterò di sognare.
Nessuno capirà mai, semplicemente perché non si può spiegare, non si può capire, tutto quello che si prova si può solo sentire.

È notte. È notte fonda. Non c'è pace in questo buio, ma piuttosto attesa. Il silenzio è così profondo che non ricordo parole umane.
Il mio cuore è disabitato da secoli. Ieri c'era luce. Oggi non c'è più.
È questa la mia vita: attimi di sospirata serenità, di gioia, di pace. Una tenue luce che mi coglie attraverso la cortina spessa della mia solitudine. E poi il niente, il vuoto, il deserto. Disconosco ogni ricordo e la mia esistenza non mi appartiene. Mi guardo da fuori come se non fossi più io. Ciò che io ho, ciò che mi appartiene davvero, ciò che è solamente mio. Ciò che non condivido con anima viva è segretamente custodito in un posto irraggiungibile anche a me stessa, così lontano che a volte credo di averlo perduto per sempre.
Il mio esilio è il più triste che mai sia stato vissuto. In effetti non so se sia mai esistito un angolo di mondo al quale abbia sentito per qualche istante di appartenere.